Segnalazioni faunistiche lagunari. Risultati del programma di ricerca del Museo di Storia Naturale di Venezia. Settore biologia marina anno 2006
Cecilia Vianello
Università degli Studi di Padova. Facolta di Scienze MM.FF.NN
Laurea specialistica in Scienze della Natura
Relatore: prof. Giambruno Martinucci
Correlatore: dott. Luca Mizzan
Anno accademico 2006-2007
Riassunto
Lo studio effettuato in questa tesi è stato da me svolto presso il Museo di Storia Naturale di Venezia affiancando il personale nell’opera di monitoraggio ambientale eseguito attraverso lo strumento delle segnalazioni faunistiche. In particolare mi sono occupata del settore della Biologia Marina e più dettagliatamente dell’analisi, della determinazione e dello studio dei reperti raccolti in ambiente lagunare e marino nel corso di ricerche, rinvenimenti casuali o altre raccolte da parte di Enti collaboratori e che il Museo esamina per verificarne l’interesse per le proprie collezioni per il continuo aggiornamento delle conoscenze della biodiversità lagunare e marina costiera. In questo senso tutti gli esemplari che dimostravano un potenziale interesse scientifico e che erano corredati di tutti i dati di provenienza sono stati da me classificati a livello di specie e studiati, anche attraverso raccolta documentale.
L’affrontare un lavoro di questo tipo che si occupa di un ambito vasto come la Biologia Marina ha richiesto, come prima cosa l’acquisizione di un metodo generale per lo studio dei vari casi trattati (vari raggruppamenti sistematici). La procedura utilizzata si è di norma articolata secondo le seguenti fasi: 1. Analisi e determinazione degli esemplari; 2. Ricerca bibliografica; 3. Valutazione della segnalazione; 4. Redazione della segnalazione faunistica; 5. Preparazione e conservazione del reperto; 6. Catalogazione nei Data Base del Museo.
In alcuni casi lo studio del materiale non si è concluso con la stesura della segnalazione faunistica in quanto si è valutato la specie non interessante dal punto di vista scientifico.
Tra tutti gli esemplari analizzati, durante il periodo di internato, ho selezionato quelli maggiormente rappresentativi:
– Anadara demirii (Piani, 1981) [Mollusca, Bivalvia, Arcidae]: segnalazione di specie esotica in via d’espansione.
– Chelonibia testudinaria (Linnaeus, 1758); Chelonibia caretta (Spengler, 1790); Platylepas hexastylos (Fabricius, 1790) [Arthropoda, Cirripedia, Thoracica]: epibionti di una specie rara di tartaruga.
– Procambarus clarkii (Girard, 1852); [Arthropoda, Malacostraca, Decapoda, Cambaridae]: prima segnalazione per il territorio veneziano.
– Orconectes limosus (Rafinesque, 1817); [Arthropoda, Malacostraca, Decapoda, Cambaridae]: prima segnalazione per il veneziano.
– Petromyzon marinus (Linnaeus, 1758); [Agnatha, Petromyzontiformes, Petromyzontidae]: segnalazione di specie rara considerata in via d’estinzione.
– Balistes carolinensis Gmelin, 1789; [Osteichthyes, Tetraodontiformes, Balistidae]: segnalazione di specie infrequente già riportata in epoca storica.
– Chelonia mydas (Linnaeus, 1758); [Reptilia, Testudines, Cheloniidae]: seconda segnalazione della specie per l’Alto Adriatico.
I risultati di questi studi vengono poi pubblicati nella sezione “Biodiversità della Laguna di Venezia e della costa Nord Adriatica” del Bollettino del Museo.
Lo scopo fondamentale di questo lavoro è, nei limiti della casualità delle raccolte, quello di documentare presenze, nuove comparse ed in generale la trasformazione delle comunità animali nel territorio lagunare, anche in funzione di una miglior comprensione delle modificazioni ambientali in corso nel territorio.
Contatti: cecilia.vianello@fmcvenezia.it