Museo di Storia Naturale di Venezia

Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue

Elenco specie

Dyspanopeus sayi

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Dyspanopeus sayi (Smith, 1869) (Crustacea, Decapoda, Panopeidae)

Crostaceo decapode, comunemente noto come Granchio del fango di Say, proveniente dalle coste atlantiche nordamericane, segnalato per la prima volta in Mediterraneo nel 1993, per la Laguna di Venezia, dove ora è regolarmente presente dalle aree più vicine al mare (è presente anche nelle dighette frangiflutti delle spiagge del Lido, in ambiente francamente marino) a quelle più interne, anche se non più abbondante (ined. 2012).

Descrizione
Carapace di forma subesagonale, dalla superficie dotata di fini granulazioni. Chele disuguali: la destra più grande e robusta, la sinistra più affusolata e tagliente. Colorazione da verde olivastro a bruno; le estremità delle chele sono nere (figg. 1-2). Dimensioni del carapace: lunghezza fino a 2,5 cm nel maschio, fino a 1,5 cm nella femmina.

Provenienza e diffusione in Mediterraneo e Laguna di Venezia
Dyspanopeus sayi è una specie molto comune lungo le coste altlantiche americane, dalla Florida al Canada.
La prima segnalazione mediterranea è nella Laguna di Venezia con due esemplari catturati nel 1992 (Froglia & Speranza, 1993), quando l’animale era già ampiamente diffuso in laguna, fino ai canali urbani. La sua comparsa, almeno a livelli di tale densità, risalirebbe probabilmente al 1978/1979 (Mizzan, 1995). Questa specie ha colonizzato con successo tutti gli ambienti lagunari, dalle bocche di porto alle zone più interne. D. sayi, dopo un iniziale periodo di espansione in tutta la laguna, con valori di abbondanza spesso superiori alle specie di granchi autoctoni Carcinus aestuarii Nardo, 1847 e Pilumnus spp. (Mizzan et al., 2005), ha subito un iniziale processo di rarefazione che lo ha reso molto meno frequente. Da una distribuzione di tipo infestante, osservata nei primi anni, si è infatti passati ad una situazione di regolare presenza, in particolare in alcuni microhabitat come i fitti banchi di mitili o l’interno di conchiglie di ostriche vuote, dove risulta frequente ma mai abbondante. Sono divenuti francamente rari gli esemplari di dimensioni perimassimali noti per la specie, prima invece abbondanti, e sono stati notate numerose femmine ovigere di dimensioni molto piccole.
Presente anche nel Delta del Po e lungo le coste emiliano-romagnole, dal Ferrarese al Ravennate: Sacca di Goro, Comacchio, Porto Garibaldi, Ravenna, Cervia (Fabbri & Landi, 1999). Una segnalazione inedita riguarda la Laguna di Marano (Alto Adriatico), dove la specie sarebbe stata rilevata nel 1997.
Probabilmente D. sayi è stato introdotto mediante trasporto passivo nelle acque di sentina delle navi da carico, o importato accidentalmente al seguito degli allevamenti di bivalvi di cui si nutre.


Ecologia e biologia

Specie euritema ed eurialina che riesce a penetrare in porti ed estuari con sensibili variazioni di salinità e di temperatura, sopportando in particolari casi temperature invernali molto basse. Dimostra anche una buona capacità di sopportazione dell’inquinamento delle acque. Nutrendosi di bivalvi, può colpirne gli allevamenti.

Bibliografia
FABBRI R., LANDI L., 1999. Nuove segnalazioni di molluschi, crostacei e pesci esotici in Emilia-Romagna e prima segnalazione di Corbicula fluminea (O.F. Müller, 1774) in Italia (Mollusca Bivalvia, Crustacea Decapoda, Osteichthyes Cypriniformes). Quad. Studi Nat. Romagna, 12: 9-20.
FROGLIA C., SPERANZA S., 1993. First record of Dyspanopeus sayi (Smith, 1869) in the Mediterranean Sea (Crustacea: Decapoda: Xanthidae). Quad. Ist. Ric. Pesca Marit., Ancona, 5 (2): 163-166.
MIZZAN L., 1995. Notes on presence and diffusion of Dyspanopeus say (Smith, 1869) (Crustacea, Decapoda, Xanthidae) in the Venetian Lagoon. Boll. Mus. civ. St. Nat. Venezia, 44: 121-129.
MIZZAN L., TRABUCCO R., TAGLIAPIETRA G., 2005. Nuovi dati sulla presenza e distribuzione di specie alloctone del macrozoobenthos della laguna di Venezia. Boll. Mus. civ. St. Nat. Venezia 56: 69-88.

 

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