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Hirundichthys rondeletii (Valenciennes, 1847) (Actinopterygii, Beloniformes, Exocoetidae)
Pesce volante
I pesci volanti sono fra i pesci più particolari e per questo più noti al pubblico. Vi appartengono diverse specie tutte afferenti alla famiglia Exocoetidae, diffuse ampiamente nei mari tropicali e subtropicali di tutto il globo, ma alcune presenti anche nelle zone più calde del Mediterraneo. La specie oggetto di ripetute osservazioni in Laguna di Venezia è con ogni probabilità riconducibile a Hirundichthys rondeletii, anche se non si esclude la presenza di altre specie fino ad osservazione diretta degli esemplari.
Descrizione
Gli appartenenti alla famiglia Exocoetidae sono dei pesci vagamente simili alle sardine, anche se in realtà sono maggiormente imparentati con le aguglie, appartenendo infatti al medesimo Ordine dei Beloniformes. Lunghi di norma dai 25 ai 35 cm, hanno corpo slanciato, colore argenteo sui fianchi e più scuro sul dorso, grandi occhi, ma sono soprattutto dotati di una o due paia di sviluppatissime pinne simili ad ali che li caratterizzano e a cui devono il nome comune di pesci rondine o pesci volanti. Questi pesci, che di norma vivono nei pressi della superficie, hanno infatti sviluppato una singolare strategia di fuga dai predatori che spesso li attaccano dal basso: balzare fuori dall’acqua ricadendovi il più lontano possibile da dove ne erano usciti. Il processo di potenziamento delle pinne e dei muscoli annessi ha riguardato di norma le pettorali, particolarmente sviluppate a foggia di ali in tutte le specie, ed in alcune anche un secondo paio di pinne pari, quelle ventrali, anch’esse molto sviluppate, con funzione di aumento di portanza e di stabilizzazione. Con queste pinne, e con il peduncolo inferiore della pinna codale particolarmente sviluppato verso il basso (coda eterocerca ipocerca) sono in grado di compiere veri balzi fuori dall’acqua, planando poi per distanze di diverse decine di metri, o mantenendosi sul pelo dell’acqua con il solo lobo inferiore della pinna codale immerso a funzione propulsiva.
Provenienza e diffusione
Sono almeno 5 o 6 le specie di Exocoetidae più o meno frequentemente osservate in Mediterraneo (a cui si sono aggiunte recentemente le alloctone Exocoetus volitans Exocoetus obtusirostris e Parexocoetus mento) di cui quattro sono sicuramente note per le coste italiane e fra queste due sono segnalate anche per l’Alto Adriatico, Hirundichthys rondeletii e Cheilopogon heterurus.
Alla fine di settembre del 2013 sono state riportate diverse segnalazioni, corredate da foto come quella qui pubblicata, di pesci volanti alle bocche di porto e poi all’interno della Laguna di Venezia, fino alle zone più interne. La presenza di un pesce così particolare non poteva passare inosservata, anche perché questa volta non si è trattato, come in passato di qualche raro esemplare, ma di banchi anche numerosi, osservati in aree molto diverse e distanti per diverse settimane. Nuovi avvistamenti lungo le coste venete, testimoniati da riprese video comparse nei canali social, risultano ancora nel novembre del 2018. Purtroppo, a tutt’oggi, pur avendoli osservati in molti, nessun esemplare è stato catturato e portato al Museo, e la sua identificazione precisa può essere solo ipotizzata.
Due generi solo presentano infatti le pinne ventrali così lunghe come quelle visibili nella foto, si tratta di Hirundichthys e di Cheilopogon. Gli esemplari osservati in questa occasione sembrano presentare una banda bianca sulle pettorali, visibile dalle foto, che li farebbe assomigliare a Cheilopogon exsiliens (Linnaeus, 1771), la cui distribuzione in Mediterraneo è poco conosciuta. Pur non potendo sciogliere la riserva fino all’osservazione diretta di un esemplar, si ritiene tuttavia molto probabile l’appartenenza a Hirundichthys rondeletii che presenta anch’essa una margine bianco sottile attorno alle pettorali.
Note storiche
Il pesce volante Hirundichthys rondeletii (Valenciennes, 1847) è noto in Laguna di Venezia almeno dalla fine del ‘700, descritto dal Chiereghin nella sua monumentale opera, corredata da un preciso disegno ad acquerello. La specie rappresentata dal Chiereghin è attribuibile con buona certezza a Hirundichthys rondeletii per la quasi identica lunghezza della pinna anale e quella dorsale. Dato che il Chiereghin disegnava i suoi esemplari rigorosamente dal vero (e freschi per riprodurne fedelmente i colori) con assoluta precisione non abbiamo dubbi nell’attribuzione specifica operata allora dall’Autore. Chiereghin definisce questo pesce presente nel Golfo di Venezia e capace di spingersi talvolta all’interno della Laguna, dove catturato molto raramente veniva venduto dai pescatori non tanto per la sua prelibatezza (lo stesso Chiereghin lo assaggia arrostito e lo paragona per il sapore allo sgombro) quanto come rarità per la sua bizzarra forma. Da quegli anni, sia pure sempre eccezionalmente, la specie viene riportata dal Trois (1875) da A. Ninni (1870), dal figlio E. Ninni (1912), dal Riedl (1963) e più recentemente da Boldrin e Rallo (1980). Si tratta sempre di rari esemplari, di norma avvistati in mare lungo le nostre coste o in prossimità delle bocche di porto, come nel caso dell’esemplare catturato nel 1980 all’interno del Porto canale del Lido e conservato nelle collezioni del Museo. Tutte le segnalazioni raccolte si riferiscono ai mesi caldi o all’inizio di autunno, periodo in cui la temperatura dell’acqua raggiunge i valori massimi. Anche le segnalazioni della fine ottobre inizio novembre del 2018 sono caratterizzate da andamento termico insolitamente tiepido con acque in laguna ancora a 17/18 °C.
Ecologia e biologia
La maggior parte delle specie di Exocoetidae hanno diffusione tropicale o subtropicale, ed anche le specie presenti in Mediterraneo presentano affinità temperato-calde e spesso ampissima diffusione in aree subtropicali. Si tratta di specie provenienti dalle porzioni tropicali dell’Atlantico e penetrano in Mediterraneo rimanendo di norma nelle porzioni più meridionali ed occidentali del nostro mare preferendo acque con temperature prossime o superiori ai 20°C. Sono specie pelagiche, alcune anche costiere, vivono comunque sempre in prossimità della superficie per sfruttare al meglio la loro abilità nelle fughe aeree che compiono tanto di giorno quanto di notte, sia con mare calmo che mosso. Le uova delle specie costiere sono allungate e presentano strutture adesive per essere ancorate a rocce o alghe, mentre quelle delle specie pelagiche ne sono prive e sono libere e galleggianti. Gli Exocoetidae sono noti per le loro planate a velocità considerevoli, ma le specie costiere possono essere talvolta osservate nuotare molto lentamente in superficie, soprattutto quando si trovano nei pressi di ripari o coste rocciose. I pesci volanti tendono al gregarismo e presentano uno spiccato fototattismo positivo, venendo così attratti di notte da eventuali luci presenti sul mare, quali possono essere imbarcazioni su cui possono ricadere in queste situazioni in numero notevole.
Bibliografia
BOLDRIN A., RALLO G.,1980. Reperti interessanti di Osteichthyes nel Veneto e nel Golfo di Venezia (Pisces, Osteichthyes). Lavori Soc.Ven. Sc. Nat. 5: 42‑48.
CHIEREGHIN S., 1818. Storia naturale degli animali che abitano le Lagune e il Golfo di Venezia. Manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
Louisy P., 2006. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Ed. Il Castello 431 pp.
GOLANI D., ORSI RELINI L., MASSUTI E., QUIGNARD J.P., 2002. CIESM Atlas of exotic species in the Mediterranean. 1 Fishes. CIESM Publisher Monaco. 254 pp.
NINNI A.P., 1870. Enumerazione dei pesci delle Lagune e Golfo di Venezia. Ann. Soc. Natural. Modena 5: 63‑88.
NINNI E., 1912. Catalogo dei Pesci del Mare Adriatico. Tip. C. Bertotti, Venezia, 271 pp.
RELINI G., Checklist della fauna marina italiana. F. 110 Agnatha Osteichthyes. SIBM Http://www.sibm.it/CHECKLIST/principalechecklistfauna.htm
RIEDL R., 1963. Fauna und flora der Adria. Verlag Paul Parey, Hamburg.
TORTONESE E., 1970. Fauna d’Italia. Osteichthyes. Ed. Calderini. Bologna. 10:563 pp.
TROIS E.F., 1875. Prospetto sistematico dei pesci dell’Adriatico e catalogo della collezione ittiologica del R. Istituto Veneto. Atti R. Ist. Veneto (ser. V) 1: 569-614.
Autore: Luca Mizzan
Ultimo aggiornamento: 07/11/2018
Si prega di citare come: MIZZAN L. 2018. Pesce volante, Hirundichthys rondeletii (Valenciennes, 1847). Vers. 2018-11-07. www.msn.visitmuve.it
Collabora con noi! Per maggiori dettagli e per segnalarci la presenza e diffusione di questa specie scrivi a: Luca Mizzan – Museo di Storia Naturale di Venezia email: luca.mizzan@fmcvenezia.it
Didascalie foto
Foto 1: Foto di esemplare di pesce volante in Laguna di Venezia, 2013. Foto Bruno Mellara.
Foto 2: Foto di esemplare di pesce volante in Laguna di Venezia, 2013. Foto Bruno Mellara.
Foto 3: Disegno di esemplare pesce volante. Disegno di Stefano Chiereghin (1818).
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