Il primo rinvenimento fossile a Steggio risale al 1986. Il giacimento sito fossile è stato scoperto in una frazione del comune di Possagno (Treviso), località meglio conosciuta per la presenza della tomba e della gipsoteca dedicate al Canova.
Dal 1986 al 1993 i sedimenti fluvio-lacustri di Steggio hanno restituito più di 250 reperti fossili, ancora in parte da restaurare e studiare nel dettaglio. Ad oggi, l’intero lotto di materiale è conservato presso il Museo Paleontologico di Possagno.
L’insieme faunistico comprende grandi mammiferi del Pleistocene inferiore (Villafranchiano), tra cui l’elefante Archidiskodon meridionalis, un rinoceronte, un orso, un bovino di grandi dimensioni, Eucladoceros senezensis e altri cervidi, oltre ad alcuni denti del roditore Mimomys e resti di malacofauna. L’ambiente intorno a Steggio era composto da un bosco temperato a conifere e latifoglie, ricostruito grazie ai numerosi ritrovamenti di macroresti vegetali.
Attualmente, in Italia, i siti villafranchiani di questa rilevanza sono ancora rari, concentrati nel bacino del Valdarno (Toscana) e nel Sud Italia. Nel Nord Italia, l’unico giacimento villafranchiano si trova a Leffe, in provincia di Bergamo.
C’è ancora molto da fare a Steggio. Buona parte dei reperti deve ancora essere studiata e descritta, alcuni devono ancora essere restaurati. In particolare, le caratteristiche anatomiche del grande bovino sembrano discostarsi notevolmente dalle specie coeve e uno studio approfondito potrebbe portare a rilevanti scoperte.
Dal settembre 2016 un team, formato da personale del museo e paleontologi di Padova e Venezia, ha riaperto lo studio della fauna villafranchiana di Steggio, con successive campagne di revisione. Attualmente, un primo lotto di materiale è stato depositato presso il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue ed i paleontologi coinvolti stanno analizzando in dettaglio la morfologia dei resti ed il loro stato di conservazione.
Per approfondimenti sul giacimento di Steggio (Possagno)
Cita M.B. (1975) Stratigrafia della Sezione di Possagno. In: Bolli H.M. (ed.), Monografia mocropaleontologica sul Paleocene e l’Eocene di Possagno, provincia di Treviso, Italia. Schweiz. Paläont. Abh., 97: 9-32
Paronuzzi P., Tonon M. (1992). Il bacino lacustre villafranchiano di Steggio (Prealpi venete, Treviso): primi dati stratigrafici ed evidenze neotettoniche. Il Quaternario 5(2): 251-268
AA.VV. (1994) Steggio, una storia d’argilla e di fossili. Media House (ed.): 1-160
Ghiotto P. (1995) Contributo preliminare allo studio della macroflora del bacino lacustre “Villafranchiano” di Steggio (Prealbpi Venete, Italia settentrionale). Il Quaternario 8(1): 193-202
Reggiani P. (1999) The elephant Archidiskodon meridionalis (Nesti, 1825) from the Lower Pleistocene of Steggio (Possagno, Treviso, northeast Italy). Bollettino della Società Paleontologica Italiana, 38(1): 109-119
Ciangherotti A., Esu D., Lauta F. (2000) The villafranchian molluscan fauna from the Steggio Basin (Treviso, northeast Italy): paleoecology and biochronology. Il Quaternario. Italian Journal of Quaternary Sciences, 13(1/2): 37-46
Ponzo M., Ghezzo E. (2013) Il sito del villafranchiano di Steggio (Possagno, TV): rivalutazione delle specie e nuovi restauri. Giornate di Paleontologia XIII ed., Perugia, 23-25 maggio 2013, Volume dei Riassunti
Per maggiori info:
Mauro Bon
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