Le pozze di sifonamento, particolari biotopi litoranei retrodunali presenti lungo la diga foranea degli Alberoni che delimita a nord la bocca di porto di Malamocco, erano già note e in parte descritte in diverse pubblicazioni scientifiche fin dai primi anni ’50 del secolo scorso. Alla fine degli anni ’90, in previsione di importanti opere di consolidamento e manutenzione della diga, per conto del Magistrato alle Acque di Venezia il Museo ha condotto uno studio più ampio per la caratterizzazione dei popolamenti delle pozze.
Nella zona basale della diga fenomeni di infiltrazione delle acque hanno via via aumentato la loro azione fino a diventare veri sifonamenti; sotto l’azione delle escursioni di marea e per asportazione della frazione sottile dei sedimenti, questi hanno prodotto lo sprofondamento di alcune aree poste nell’immediato ridosso del lato interno della diga stessa. Si sono così formate alcune depressioni di ampiezza variabile in relazione alle fasi di marea, protette dall’azione battente delle onde grazie alla loro posizione a ridosso della diga.
Le pozze costituiscono delle aree a substrati rocciosi, in orizzonti di sopra e mesolitorale, localmente infralitorale, in mode calma, a caratteristiche idrologiche tipicamente marine.
Pur rappresentando un ambiente di origine artificiale, ospitano peculiari biocenosi dove sopravvivono diverse specie ormai rare o infrequenti in laguna, che hanno trovato in questo sito un ambiente vicariante particolarmente favorevole.
I popolamenti osservati sono risultati composti da un ristretto numero di specie, soprattutto se confrontati con quelli rinvenibili sull’adiacente scogliera esterna della diga, ma spesso costituiti da un numero molto elevato di individui e organizzati in catene trofiche talvolta molto semplificate e spesso peculiari.
L’isolamento fisico dei piccoli bacini e la loro collocazione essenzialmente mesolitorale selezionano notevolmente le specie capaci di sopravvivere localmente e la loro interazione, obbligata in aree così limitate, accentua i fenomeni di competizione e predazione.
Per approfondimenti:
- Mizzan L., 1998. Caratteristiche ecologiche e popolazionali di alcuni biotopi particolari (pozze di sifonamento) a Lido di Venezia. Boll. Mus. Civ. St. Nat. Venezia XLVIII: 183-192. (PDF 975 KB). Scarica l’articolo >
Grazie a questo studi, che ne hanno portato alla luce le peculiarità, le pozze di sifonamento sono state riconosciute come area SIC (codice rete Natura 2000 n. IT3250023, confermato definitivamente nel dicembre 2004 dall’Unione Europea, ai sensi della Direttiva 92/437CEE).
Dal 2005 il Museo collabora alle indagini sulle comunità di invertebrati acquatici del sito “pozze di sifonamento”, nell’ambito dei monitoraggi effettuati da CORILA (Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia) per la costante verifica degli impatti, provocati su questo biotopo, dai cantieri di costruzione delle opere mobili per la realizzazione del MoSE.