Museo di Storia Naturale di Venezia

Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue

Botanica

La collezione lichenologica di Abramo Massalongo

La collezione di licheni di Abramo Massalongo (1824-1860) include 594 campioni essiccati, rappresentativi di 490 diversi taxa, raccolti prevalentemente in Italia nordorientale nel periodo 1845-55. Le raccolte sono in gran parte attribuibili allo stesso Massalongo, in misura minore ad altri autori: per alcuni campioni del Cadore ad Adolf von Berenger, per alcuni del Veronese a Carlo Tonini, per quelli di provenienza estera a Elias Magnus Fries (Lapponia), Georg Ernst Ludwig Hampe, Ernst Heinrich Friedrich Meyer e Friedrich Welwitsch (Europa centrale), Gustav Wilhelm Körber (Svezia), Sébastien Lenormand (Francia), Wilhelm Siegmund (Germania). Solo 26 campioni sono privi di indicazioni sulla località di provenienza, mentre due provengono dagli erbari di Giuseppe De Notaris e Santo Garovaglio.

La collezione fu donata dallo stesso Massalongo in almeno due lotti, pochi anni prima della morte, all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; da qui pervenne infine, nel 1923, al Museo di Storia Naturale come deposito permanente assieme alle altre raccolte scientifiche dell’Istituto.
Si compone di quattro tomi contenenti 231 fogli d’erbario sciolti ed è stata probabilmente ordinata da Michelangelo Minio, direttore del Museo dal 1923 al 1947. I campioni sono ordinati alfabeticamente per genere e suddivisi per substrato: due tomi contengono licheni “su corteccia e terreno”, in altri due tomi sono presenti licheni “su roccia e laterizi”. Ogni foglio contiene uno o più campioni, quasi tutti con relativo substrato, riposti in buste oppure incollati su un cartoncino talvolta ripiegato a protezione del campione stesso.
Tutti i campioni sono determinati almeno a livello di specie; sono inoltre accompagnati, oltre che dal nome scientifico, da informazioni quali luogo e anno di raccolta, sinonimi, riferimenti bibliografici, tipo di substrato, abbondanza, stadio riproduttivo. Talvolta è riportato il nome del corrispondente che ha inviato il campione, dell’erbario di provenienza, del raccoglitore se diverso da Abramo Massalongo.

La collezione è liberamente consultabile online, dopo essere stata interamente digitalizzata nell’ambito di un progetto di servizio civile condotto in stretta collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.

 

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