Museo di Storia Naturale di Venezia

Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue

Botanica

La Lichenotheca Veneta di Vittore Trevisan

Vittore Trevisan (1818-1897) pubblicò nel 1869 la Lichenotheca Veneta, una collezione di licheni che, al pari di altre raccolte di exsiccata, doveva servire come erbario di riferimento per gli studiosi dell’epoca. Non è possibile sapere quante copie uscirono dalla Tipografia Sante Pozzato di Bassano, ma pare fossero poche, distribuite dall’autore ad alcuni selezionati colleghi e a poche istituzioni scientifiche. Attualmente sono note in forma completa solo quella del Museo di Storia Naturale di Venezia e, probabilmente, quella presente nell’Erbario Crittogamico dell’Università di Modena, mentre l’Erbario Centrale Italiano dell’Università di Firenze ne conserva solo una copia parziale.
Come si evince dalle note manoscritte aggiunte sulle copertine dei volumi, la copia veneziana fu donata da Trevisan all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, presumibilmente nel 1877; da qui venne successivamente depositata, nel 1923, al Museo di Storia Naturale insieme alle altre collezioni scientifiche dell’Istituto.

La Lichenotheca Veneta è costituita da otto fascicoli organizzati in quattro tomi con copertine in cartone dal frontespizio stampato e fogli di 30×21 cm, raccolti in sacche di carta. Contiene in totale 268 campioni che rappresentano 74 generi, 197 specie e 119 tra varietà e forme. Nelle intenzioni dell’autore avrebbe dovuto essere la prima di più serie, dal momento che nell’intestazione dell’opera è specificato “Serie I”, ma le successive non vennero mai pubblicate.
Gli esemplari sono suddivisi nei volumi secondo la data di pubblicazione: Vol. I, Aprile 1869 (78 campioni); Vol. II, Giugno 1869 (68 campioni); Vol. III, Agosto 1869 (61 campioni); Vol. IV, Ottobre 1869 (61 campioni). I campioni sono tutti conservati incollati sui fogli, in qualche caso dentro buste di carta, molti con il relativo substrato (terriccio, corteccia, roccia); a ognuno corrisponde un’etichetta stampata che riporta la nomenclatura, i sinonimi, l’habitat e, quasi sempre, la località o l’area di provenienza.

Eccetto pochi esemplari che Trevisan ricevette da amici e corrispondenti, i licheni sono stati quasi tutti raccolti dall’autore “nelle province venete”; va considerato che all’epoca questo ambito territoriale non corrispondeva con l’odierna estensione geografica del Veneto, ma includeva anche gli attuali Friuli Venezia Giulia e provincia di Mantova. Sono compresi nella raccolta anche alcuni campioni estranei per provenienza all’ambito “veneto”: un campione venne infatti raccolto sull’Etna, mentre quattro sono esotici e provengono dall’Isola di Mauritius e dal Messico. Infine, per 25 campioni non è presente un’indicazione precisa della località o area di rinvenimento.

La Lichenotheca Veneta è liberamente consultabile online, dopo essere stata interamente digitalizzata nell’ambito di un progetto di tirocinio condotto in stretta collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.

 

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