PROGETTI IN CORSO
- Digitalizzazione dell’algario di Aristocle Vatova e Victor Schiffner
Tra i suoi vari “tesori nascosti” il Museo conserva l’algario di Aristocle Vatova e Victor Schiffner, la più importante collezione di alghe raccolte nella Laguna di Venezia nei primi del ‘900. Per farlo conoscere, studiarlo e valorizzarlo è stato avviato un progetto di completa digitalizzazione dei campioni.
- Studiamo insieme lo stambecco
Un progetto di citizen science per monitorare lo stambecco nei gruppi dolomitici di Antelao-Marmarole-Sorapis.
Tutti i frequentatori di questo territorio sono invitati a prendere nota di pochi e semplici dati, relativi all’avvistamento nell’area di studio di gruppi o singoli esemplari di stambecco.
- Giovanni Miani: viaggio alla scoperta di un esploratore
1872-2022
In occasione dei 150 anni dalla morte di Giovanni Miani, il Museo ha avviato un percorso di studio, censimento e valorizzazione della sua collezione etnografica la cui importanza scientifica è in corso di continua rivalutazione. Il progetto intende costruire una rete di collaborazioni con le maggiori istituzioni italiane ed europee che conservano materiali e documenti relativi alla raccolta. In programma anche numerose iniziative dedicate al pubblico: incontri di studio, racconti animati, laboratori per famiglie, visite esclusive.
- Uccelli di città
Tutti noi osserviamo come l’avifauna della città, nei parchi, nelle strade, nei canali, stia rapidamente cambiando; cambiano le specie ma mutano anche i loro comportamenti. Per conoscere e far conoscere gli uccelli dell’ambiente urbano il Museo, in collaborazione con l’Associazione Venezia Birdwatching, presenta il progetto “Uccelli di città” che si propone di mappare gli uccelli presenti nell’area urbana del comune di Venezia anche attraverso una ricerca aperta a tutti.
- Lo Scoiattolo a Mestre
Lo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris), storicamente assente dalla pianura veneta, è stato protagonista nell’ultimo ventennio di una sorprendente espansione di areale, diffondendosi dalle aree montane verso la pianura, fino ai litorali.
Il progetto di ricerca ideato dal Museo di Storia Naturale in collaborazione con l’Associazione Faunisti Veneti e con il supporto del Comune di Venezia ha lo scopo è di monitorare la presenza di questo roditore nell’area urbana di Mestre ai fini della sua salvaguardia.
- La fauna fossile di Steggio (Possagno)
Il primo rinvenimento fossile a Steggio risale al 1986. Il giacimento è stato scoperto in una frazione del comune di Possagno (Treviso), località meglio conosciuta per la presenza della tomba e della gipsoteca dedicate al Canova. Dal 1986 al 1993 i sedimenti fluvio-lacustri di Steggio hanno restituito più di 250 reperti fossili, ancora in parte da restaurare e studiare nel dettaglio. Ad oggi, l’intero lotto di materiale è conservato presso il Museo Paleontologico di Possagno.
- Atlante dei mammiferi del Veneto
Il progetto, volto all’aggiornamento e all’integrazione delle conoscenze sulla distribuzione dei mammiferi nel territorio regionale, è coordinato dall’Associazione Faunisti Veneti; dal 2009 il Museo partecipa alla raccolta dei dati pregressi disponibili dal 1990 e delle nuove segnalazioni, assieme a un nutrito numero di professionisti e amatori, operatori ambientali e occasionali osservatori.
- Progetto Speciale Funghi
Il “Progetto Speciale Funghi” coordinato dal Dipartimento Difesa della Natura dell’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale promuove studi micologici finalizzati all’individuazione della qualità ambientale, alla conservazione della diversità biologica, geologica e paesaggistica con l’indirizzo di predisporre strumenti non convenzionali per una corretta applicazione delle Convenzioni internazionali e delle Direttive europee. In collaborazione con la Società Veneziana di Micologia-Associazione Micologica Bresadola e il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue è stato istituito nel 2003 un apposito gruppo di lavoro che ha permesso di recuperare ed avviare alla pubblicazione oltre mille schede storiche descrittive di reperti dell’Herbarium mycologicum depositati presso il Museo dalla Società Veneziana di Micologia-AMB.
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- Catalogazione della collezione Giordani Soika
Grazie alla collaborazione di un giovane studioso, è in corso la catalogazione della collezione di vespidi mondiali Giordani Soika. La collezione è composta da decine di migliaia di esemplari e contiene circa 2500 esemplari tipici. Nonostante la sua grande importanza scientifica, ampie sezioni sono inconsultabili a causa del disordine in cui versa e della mancanza di un catalogo.
- Atlante degli anfibi e rettili del Veneto
Dopo la pubblicazione nel 2007 dell’Atlante degli anfibi e rettili del Veneto da parte dell’Associazione Faunisti Veneti, un gruppo di ricercatori coordinato dal Museo e dal Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova sta raccogliendo nuove segnalazioni e dati pregressi che non erano pervenuti nel corso della prima stesura.
- Pozze di sifonamento Alberoni
Il Museo collabora alle attività di ricerca e monitoraggio sul sito “pozze di sifonamento”, localizzato nei pressi della diga di Alberoni (VE), nell’ambito dei monitoraggi effettuati da CORILA (Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia) per la costante verifica degli impatti provocati su questo biotopo dai cantieri di costruzione delle opere mobili per la realizzazione del MoSE.
- Revisione delle collezioni botaniche
Dal 2015 è in corso una revisione delle collezioni botaniche conservate al Museo, grazie alla collaborazione di un appassionato studioso che ha svolto anche ricerche d’archivio al fine di ricostruire il percorso di alcune raccolte storiche e il loro legame con il territorio.
ARCHIVIO
- Monitoraggio della biodiversità in ambiente alpino (2013-2015)
Nell’ambito del progetto di ricerca “Monitoraggio della biodiversità in ambiente alpino”, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi ha incaricato il Museo di realizzare l’indagine “Fototrappolaggio mustelidi e gatto selvatico nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi”. Scopi della ricerca erano l’integrazione delle scarse e frammentarie conoscenze riguardo la presenza e distribuzione dei mustelidi nell’area protetta e la verifica dell’eventuale presenza del gatto selvatico, specie mai segnalata prima nel Parco.
- NetCet (2012-2015)
Progetto internazionale finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma IPA “Adriatic Cross Border Cooperation” che vede la partecipazione di 12 partner di 5 paesi che si affacciano sull’Adriatico: Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania. Promosso e coordinato dal Comune di Venezia (Settore Politiche Internazionali e Comunitarie e Direzione Ambiente e Politiche Giovanili), NETCET ha come obiettivo generale lo sviluppo di strategie comuni per la conservazione di cetacei e tartarughe marine in Adriatico.
- Progetto ARVe (2009-2014)
Il progetto ARVe (Atlante dei Ropaloceri del Veneto) ha permesso di riassumere, aggiornare e incrementare le conoscenze sulle farfalle diurne del Veneto. Condotto come un progetto di citizen science, ha visto il coinvolgimento di oltre 100 volontari e si è concluso con la pubblicazione di un atlante illustrato ricchissimo di informazioni inedite.
- Sequenziamento DNA delle collezioni micologiche (2006-2011)
La collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia, la Società Veneziana di Micologia e l’Università di Berkeley ha permesso di condurre un ambizioso progetto di mappatura del DNA di parte dell’erbario micologico conservato presso il Museo di Storia Naturale.
- Le tegnùe dell’Alto Adriatico (2007-2010)
Nell’ambito di una collaborazione tra il Museo e l’Osservatorio Alto Adriatico di ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) sono state condotte attività di ricerca per l’approfondimento delle conoscenze scientifiche e la tutela delle tegnùe, oltre ad alcune azioni di comunicazione e di educazione ambientale indirizzate agli studenti e più in generale alla cittadinanza.
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- Atlante ornitologico del Comune di Venezia (2006-2011)
Il progetto ha permesso di censire l’avifauna urbana nel territorio del comune di Venezia fornendo indicazioni su presenza, nidificazione e svernamento delle specie di uccelli rilevate. I dati sono stati raccolti dai ricercatori del Museo e da numerosi rilevatori volontari nel periodo 2008-2011, e integrati con quelli disponibili per gli anni 2006 e 2007; sono presentati e analizzati nell’Atlante ornitologico del comune di Venezia (2006-2011). L’iniziativa è stata ideata dal Museo in collaborazione con Associazione Faunisti Veneti, Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Osservatorio per la Laguna del Comune di Venezia, Polizia Provinciale di Venezia.
- Macrozoobenthos della laguna di Venezia (2002)
Nel 2002 il Museo ha condotto una ricerca sulla diffusione delle specie alloctone marine e lagunari, sostenuto dal CORILA (Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e il CNR di Venezia. Il progetto era mirato allo studio delle specie alloctone nell’ambito del macrozoobenthos lagunare per individuare area e grado di diffusione di specie già conosciute, relazioni e interferenze con le specie autoctone, segnalazione di eventuali nuove introduzioni.
- Coleotteri alieni in Italia (1957-2006)
La diffusione di organismi animali e vegetali al di fuori della propria area di distribuzione naturale ha un’importanza sempre crescente per l’impatto delle specie esotiche sugli ecosistemi, sulla salute e sull’economia. Il Museo di Storia Naturale ha curato, per alcuni decenni, il censimento delle centinaia di specie di Coleotteri alieni introdotti ed eventualmente acclimatati in Italia.