La biodiversità, cioè la varietà di organismi in un ecosistema o in un determinato territorio, è un patrimonio complesso e sofisticato che viene oggi sempre più compromesso dalle attività umane, in particolare dalla introduzione più o meno consapevole di specie vegetali e animali in territori in cui esse non erano presenti in origine. Sono queste le specie alloctone, del tutto estranee alle comunità locali composte dalle specie autoctone; la loro importazione, solo in qualche caso frutto di migrazione spontanea di alcuni individui, ha subito un drammatico incremento in seguito all’intenso sviluppo tecnologico degli ultimi anni.
Anche se il temporaneo aumento del numero di specie in un dato territorio potrebbe sembrare un fattore positivo, in realtà alcuni di questi organismi possono soppiantare specie locali con analoghe caratteristiche ecologiche e influire negativamente sugli ecosistemi colonizzati. Le specie alloctone rappresentano infatti una minaccia diretta per la biodiversità a causa della competizione per le risorse, predazione e diffusione di nuove malattie.
La laguna di Venezia si differenzia sensibilmente dagli altri ambienti lagunari costieri mediterranei per una serie di fattori geografici, climatici, ambientali e biologici che le conferiscono caratteristiche sub-atlantiche piuttosto che tipicamente mediterranee. Ospita inoltre uno dei più importanti porti commerciali del Mediterraneo ed è sede di rilevanti attività di acquacoltura. Per tali peculiarità essa è particolarmente esposta al fenomeno delle invasioni biologiche tanto da costituire la prima stazione di arrivo per numerose specie esotiche nell’area mediterranea.
Per questo il Museo effettua un costante monitoraggio della presenza e della distribuzione di specie esotiche, soprattutto in ambito lagunare e marino costiero e con particolare attenzione agli organismi marini.
Consulta i progetti: