Museo di Storia Naturale di Venezia

Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue

Collezioni del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue

Botanica

Le raccolte di botanica sono per la maggior parte collezioni storiche, alcune delle quali risalenti al XVIII secolo. Tra queste ricordiamo l’erbario fanerogamico Patarol, realizzato tra il 1717 e il 1719 e formato da 1.020 exsiccata, in parte raccolte dall’Autore e in parte pervenutegli da colleghi e amici botanici. Le piante, disposte in modo da conservare il naturale portamento, sono collocate senza alcun criterio sistematico, probabilmente per ordine di raccolta, e sono a volte accompagnate da insetti, in particolare farfalle, a guisa decorativa.

Tra le altre raccolte di fanerogame figurano l’erbario Olivi, costituito da quasi 4.000 exsiccata raccolte nella seconda metà del ‘700, e l’erbario Zanardini, risalente al 1840 e composto prevalentemente da piante veneziane e venete. Sono presenti anche la xilotomoteca Fiori, raccolta di sezioni di tronchi e/o rami di piante arboree provenienti da varie località italiane, e la carpospermoteca, raccolta di semi e frutti conservati in parte a secco in parte sotto liquido.

Esistono anche raccolte di crittogame (funghi, alghe, licheni, muschi, felci), in particolare alcune importanti collezioni ottocentesche: i licheni di Abramo Massalongo e la Lichenotheca Veneta di Vittore Trevisan; la Bryotheca Tarvisina di Pier Andrea Saccardo, una piccola ma preziosa raccolta di muschi provenienti dalla provincia di Treviso; l’algario di Giovanni Zanardini, costituito da 2.425 specie provenienti soprattutto dal Mare Adriatico e impreziosito da alcuni disegni dell’Autore riportanti le parti mancanti o la struttura cellulare dell’esemplare essiccato. Tra le collezioni del secolo scorso si annoverano l’algario di Aristocle Vatova e Victor Schiffner e la raccolta di licheni di Michelangelo Minio, entrambe formate da campioni raccolti nella laguna di Venezia; particolari sono infine i preparati microscopici di diatomee allestiti da Vito Zanon su vetrini.