Museo di Storia Naturale di Venezia

Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue

Privato: NEWS

News 2007

BANDO PROVINCIA
La Provincia di Venezia ha indetto l’esame di abilitazione alla professione di Guida naturalistico ambientale per la Regione Veneto. La scadenza per la presentazione delle domande è il 29 novembre 2007. Il bando è scaricabile dal sito della Provincia, settore Turismo (www.turismo.provincia.venezia.it).

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LABORATORI 07-08
E’ in distribuzione il nuovo programma di attivita’ didattiche 2007-2008 del Sistema Museale Civico. Le proposte, coordinate dall’Ufficio per le Attività Educative, sono diversicate per fasce d’età e propongono Itinerari Tematici, Percorsi Attivi, Laboratori, Attività per esposizioni temporanee, Servizio di consulenza e Corsi di Aggiornamento per Insegnanti. Presso il Museo di Storia Naturale sono attivi sei diversi laboratori che prevedono l’osservazione e la manipolazione di materiali scientifici, l’utilizzo di schede didattiche per gli alunni e la consultazione di schede di approfondimento per gli insegnanti. Tutti gli incontri sono resi più coinvolgenti e divertenti dando largo spazio ad attività manuali, momenti di drammatizzazione e occasioni di gioco, in relazione alle diverse fasce d’età. Per tutti gli interventi il Museo si avvale di personale specializzato in didattica ed educazione ambientale, che coniuga il rigore metodologico e scientifico proprio delle scienze naturali con un approccio esperienziale coinvolgente.

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TRIGONE IN BACAN
Sabato 23 giugno u.s. è stato avvistato un trigone (Dasyatis pastinaca) in bocca di porto di Lido. L’esemplare, un adulto di oltre 80 cm di larghezza e ca. un metro e mezzo di lunghezza con la coda, nuotava tranquillamente sotto il pelo dell’acqua su un fondale di poco più di due metri, davanti al cosiddetto “Bacàn”. L’esemplare è stato osservato attorno alle 18.30 dal Dr. Luca Mizzan, biologo marino del Museo, ed è stato agevolmente seguito per diversi minuti dalla barca permettendone una precisa identificazione… e grande diverimento per i bambini a bordo. Dopo circa 5 minuti l’esemplare, ripetutamente passato sotto la barca, è stato lasciato tranquillo a riprendere il suo cammino. Il trigone Dasyatis pastinaca, chiamato dagli anglosassoni Stingray, possiede a differenza delle razze una coda solida e priva di pinne, ma dotata di un robusto aculeo collegato ad una ghiandola velenifera. In altri mari è responsabile di ferimenti, talora addirittura con esito letale, anche se si devono considerare eventi assolutamente eccezionali. Questi animali sono infatti timidi ed affatto aggressivi, lasciandosi al contrario avvicinare facilmente, fino a lasciarsi spesso anche accarezzare. E’ tuttavia proprio l’eccessiva disinvoltura con cui sommozzatori od anche bagnanti, in mari tropicali in cui specie simili sono più frequenti, avvicinano e talvolta infastidiscono questi animali toccandoli, afferrandoli o addirittura attaccandovisi per farsi trascinare nel nuoto, la causa principale dei rari incidenti, data la spontanea assenza di aggressività dell’animale. In Mediterraneo, in effetti, questi incidenti non sono mai avvenuti, date anche le minori dimensioni della specie locale rispetto a quelle tropicali, e data soprattutto la minore familiarità che gli eventuali autori dell’incontro tendono a dare all’animale. Dasyatis pastinaca è nota per l’Adriatico ed anche per il Golfo di Venezia, dove viene pescata per le sue carni commestibili. In Laguna di Venezia non era tuttavia mai stata avvistata, trovandovi riferimento solo una in una nota del naturalista preparatore Enrico Filippo Trois del 1875, in cui tuttavia il luogo di cattura è piuttosto vago. Abbiamo successivamente avuto conferma che l’animale era stato avvistato da altre imbarcazioni. In particolare la Sig.ra C. Ferrari, attorno alle 17.00 ha potuto osservare il trigone nella stessa zona, più in prossimità della diga di Punta Sabbioni. Sperimo che l’insolito visitatore abbia potuto riguadagnare incolume (visto l’altissimo traffico di natanti a motore, anche molto veloci) la via del mare, ringraziandolo per la felicità e lo stupore che ha regalato alle persone, che reputiamo a questo punto non poche, che hanno avuto il privilegio di incontrarlo. Nel caso fosse ancora in zona, o dovesse rifarsi vivo, speriamo che a nessuno venga in mente di emulare il Capitano Achab, e che all’animale sia lasciato godere della laguna e del nostro mare quanto gli spetta di diritto… come legittimo abitante.

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ANFIBI E RETTILI
L. Bonato, G. Fracasso, R. Pollo, J. Richard, M. Semenzato (red) – 2007
“Atlante degli Anfibi e dei Rettili del Veneto”. Nuovadimensione.

Atlante degli anfibi e dei rettili del Veneto (PDF 147 KB) >>>

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NUOVE MEDUSE
Arrivano le meduse… Ma non sono le solite! Come ormai da alcuni anni capita in primavera ed in estate anche quest’anno sono apparse lungo le nostre coste, e penetrate abbondantemente in laguna numerose meduse. Ma questa volta non sono le solite fastidiose Pelagia noctiluca, Carybdea marsupialis o la grande e innocua Rhizostoma pulmo. Si tratta infatti di due specie decisamente meno frequenti nel nostro golfo e mai segnalate prima in laguna. Si tratta di Chrysaora hysoscella (L., 1766), a lato nella foto e Aurelia aurita (L., 1768). Per quanto riguarda eventuali preoccupazioni per l’imminente stagione balneare non ci sono pericoli, in quanto, nonostante le cospicue dimensioni, e la relativa somiglianza con altre ben più temibili specie, sono praticamente innocue, nel caso di Aurelia aurita o solo debolmente urticanti nel caso di Chrysaora hysoscella. Tuttavia la loro inaspettata comparsa, in numero così elevato rappresenta certamente l’ennesimo segnale di cambiamenti in atto nell’ecosistema marino, che richiedono un’attenta valutazione ed un continuo monitoraggio. La velocità e la frequenza con cui questi sintomatici nuovi episodi compaiono non possono che destare una certa preoccupazione.

Chrysaora Hysoscella (PDF 108 KB) >>>

Aurelia Aurita (PDF 58 KB) >>>

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FUNGHI E DNA
Un’importante collaborazione tra University of California – Berkeley e Museo di Storia Naturale di Venezia.

Collaborazione University of California e Museo di Storia Naturale (PDF 78 KB) >>>

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TARTARUGA VERDE
Un esemplare morto di Chelonia mydas, la tartaruga verde così rara nei nostri mari, è stato rinvenuto al largo della bocca di Lido l’ 8 giugno 2006.

Chelonia Mydas (PDF 43 KB) >>>