MEDUSE
Invasione di Cassiopea mediterranea. Ogni estate le nostre coste sono sempre più “invase” dalle meduse; generalmente le più assidue frequentatrici del nostro mare (Alto Adriatico) sono il Polmone di mare (Rhizostoma pulmo), una particolare cubomedusa (Carybdea marsupialis) e la Medusa quadrifoglio (Aurelia aurita). Quest’anno, a queste specie ormai conosciute, si è aggiunta la Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tubercolata) appartenente alla famiglia Cepheidae. Cotylorhiza tubercolata è una medusa dall’ombrella appiattita con un rialzo a forma di cupola al centro e margine frastagliato; ha otto braccia orali ramificate con tentacoli corti che terminano con dischetti di colore bianco e blu-violaceo scarsamente irritanti per l’uomo. Questa specie, che può raggiungere i 30 cm di diametro, è di colore variabile dal giallo-bruno al verdastro dovuto alla presenza, nei suoi tessuti, di alghe simbionti (zooxantelle). La Cassiopea nuota molto vicina alla superficie per favorire la fotosintesi delle alghe e si nutre prevalentemente di plancton; è una specie facilmente riconoscibile non solo per la sua caratteristica forma a disco ma anche perché offre rifugio tra i suoi tentacoli a piccoli pesci come ricciole, sugarelli, salpe e boghe. È una medusa molto comune nel Mediterraneo e Adriatico ma solitamente rara lungo le coste del veneziano, dove tuttavia, durante questa stagione estiva è arrivata numerosissima.
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IL NUOVO MUSEO
Sabato 28 maggio 2011 è stata inaugurata una nuova sezione del Museo di Storia Naturale di Venezia denominata “LE STRATEGIE DELLA VITA”. Caratterizzata da un allestimento suggestivo e coinvolgente, la sezione si sviluppa lungo sette sale al secondo piano del Fondaco dei Turchi offrendo una nuova chiave di lettura della complessità della natura e delle forme viventi, attraverso le strategie di sopravvivenza elaborate dalle diverse specie animali e vegetali nel corso dell’evoluzione.
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DELFINO UCCISO
Pochi giorni fa è arrivata al Museo una segnalazione da parte di colleghi (Dr. Bastianini Mauro di ISMAR – CNR di Ve) della carcassa di un delfino in decomposizione nell’Isolotto del Bacàn, nella bocca di porto di S. Nicolò del Lido. L’animale sembrava presentare nel fianco sinistro un foro netto che faceva ipotizzare ai primi osservatori una ferita da arma da fuoco.
Dopo aver avvisato i colleghi del Dipartimento di medicina veterinaria di Padova, nella giornata del 31.03.2011 una equipe del Museo (Dr. Luca Mizzan, Biologo marino e Direttore del Museo e Dr.ssa Cecilia Vianello, Biologa marina) è intervenuta per verificare l’effettiva presenza della ferita.
Dopo approfondite osservazioni, misurazioni e fotografie compiute sul posto si è potuto verificare che il foro sull’osso scapolare immediatamente sottostante ha causato probabile collasso del polmone sinistro e con una certa difficoltà è stato recuperato il proiettile, profondamente inserito nel corpo dell’animale, fra i due polmoni. Si tratta di un proiettile a punta conica rivestita in rame, con anima in piombo.
L’animale, un esemplare di Tursiops truncatus, era lungo 270 cm alla furca codale e non presentava altre ferite esterne. Il delfino, avvistato la prima volta il 20 marzo era già in avanzato stato di decomposizione; considerando l’attuale temperatura dell’acqua, si presume possa essere stato ucciso in una data collocabile attorno all’inizio di marzo o addirittura prima.
Dato che la ferita non è stata probabilmente immediatamente mortale e la presenza di forti correnti ad andamento antiorario nel Golfo di Venezia, rimane molto difficile stabilire il luogo di ferimento dell’animale.
Trattandosi di specie protetta è stata fatta comunicazione alla Capitaneria di porto di Venezia.
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MOSTRA ITINERANTE
Il personale scientifico del Museo, in collaborazione con ARPAV, ha realizzato otto poster (formato 85 x 200 cm) inerenti i temi della biodiversità e delle specie alloctone. Una copia dei poster, stampati su supporti espositivi roll-up autoportanti facilmente trasportabili e caratterizzati da originali ed accattivanti soluzioni grafiche, potrà essere prestata gratuitamente agli istituti scolastici, enti e associazioni che lo richiedessero, per l’allestimento di piccole mostre temporanee sul tema.
Supervisione scientifica: Luca Mizzan
Testi: Raffaella Trabucco, Cecilia Vianello
Disegni: Gioiella D’Este
Grafica: Giorgia Revelli
Per informazioni: +39 041 2750206 oppure nat.mus.ve@fmcvenezia.it